Esplora
In questa pagina è possibile navigare all’interno delle incisioni presenti sulle pareti della tomba. Per iniziare l’esplorazione è sufficiente cliccare con il mouse su uno dei graffiti segnati in rosso nelle pareti sottostanti.
Ogni incisione presenta caratteristiche diverse e raffigura elementi differenti (animali, aspetti del paesaggio, scene di caccia, scritte in lingua etrusca). Per visualizzare le incisioni è necessario utilizzare il mouse come se fosse una torcia, tenendo premuto il tasto sinistro del mouse sul riquadro di sinistra presente nella parte sottostante e ruotandolo nei diversi punti dello schermo. In questo modo verrà proiettata una luce sulla porzione di parete. Utilizzando la rotella centrale del mouse è possibile zoomare per apprezzare nel dettaglio l’incisione. In modalità zoom è possibile spostarsi lungo la superficie tenendo premuto il tasto destro del mouse e spostandosi con questo.
ATTENZIONE! Dato che si tratta di graffiti realizzati sulla pietra quasi 3000 anni fa, la visione di queste tracce non è sempre immediata. Si consiglia dunque di adottare, di volta in volta, un criterio diverso per la visualizzazione, spostando la luce in punti diversi per fruire al meglio della tridimensionalità data dalla differente profondità delle tracce. Più la luce è radente rispetto all’incisione, più si potranno apprezzare i dettagli dei graffiti.
BUONA NAVIGAZIONE!

Il Progetto
Nel corso del 2019 sono state documentati nel dettaglio alcuni dei graffiti presenti all’interno della tomba, con particolare riferimento alle incisioni presenti negli stipiti delle camere di destra delle celle laterali del dromos. Per il rilievo dei graffiti è stata utilizzata la tecnica della Reflectance Transformation Imaging (RTI), una metodologia basata su fotografie ad altissima definizione mediante punti di luce in movimento. Questa tecnica ha permesso di realizzare un prodotto digitale estremamente accurato che ha offerto l’opportunità di analizzare nello specifico le incisioni.Metodologia
La metodologia RTI (Reflectance Transformation Imaging) è una procedimento di rilievo fotografico computazionale che cattura la forma e il colore della superficie di un soggetto e ne consente la re-illuminazione interattiva da qualsiasi direzione. Essa consente il miglioramento matematico di forma, superficie e degli attributi cromatici del soggetto. Le funzioni di potenziamento di RTI rivelano informazioni sulla superficie che non sono divulgate sotto diretto esame empirico dell’oggetto fisico.L’applicazione di questa metodologia è ormai ben nota da anni, e le sue potenzialità sono attestate dalla lunga serie di pubblicazioni ad essa dedicate. Questo tuttavia non ci esenta da una continua sperimentazione per comprenderne e testarne le possibili applicazioni. Il suo utilizzo si articola in diverse fasi e si basa sull’impiego di fotocamere statiche ad altissima definizione posizionate ad inquadrare l’area da analizzare.
Successivamente viene riproposta la stessa inquadratura modificando ad ogni scatto la posizione della luce a formare una sorta di cupola attorno all’area in esame. La luce viene rilevata attraverso l’uso di un marker sferico che ne individua la posizione. Dopo l’elaborazione di questi dati all’interno di un software specifico, si ottiene un modello dell’area in esame con un summa di tutte le condizioni di luce possibili. Il modello virtuale che ne deriva implementa notevolmente la leggibilità dei suoi elementi sia nella superfici con pittogrammi sia in quelle con incisioni. Nel primo caso, le diverse condizione di esposizione consentono l’analisi dei differenti elementi che compongo la superficie attraverso la loro diversa rifrazione, mentre, nel caso delle incisioni, abbiamo l’opportunità di generare mappe di profondità (normal map) che propriamente elaborate, sono in grado di enfatizzare la chiarezza delle incisioni.
Questi procedimenti possono essere poi sintetizzati per vari aspetti, dalla musealizzazione, con la possibilità di creare modelli virtuali a scopo divulgativo o pubblicitario, o riproduzioni in scala con stampanti 3D utilizzabili sia a scopo educativo, sia a scopo museale. Inoltre questo tipo di elaborazione è compatibile con altre tecnologie come la realtà aumentata o modelli digitali, essendo possibile utilizzare i risultati dell’RTI come punto di interrogazione all’interno di un modello virtuale, andando così ad ampliare la capacità di immersione dello spettatore nel sito.